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Il cane cucciolo: una piccola grande responsabilità

Hai una vaga idea di quanti clienti arrivano qui dicendomi: “Ho pensato di poter educare da solo il mio cane cucciolo, ma ora è cresciuto e non ce la faccio”.
Quando hai preso un cucciolo non ti aspettavi di dover passare notti in bianco, pulire cacche e pipi e avere i mobili rosicchiati.

Sappi che la colpa non è tua, ormai è diventato un errore comune. Purtroppo, nonostante gli animali in Italia siano 60milioni, e il 60,8% di essi siano cani (www.repubblica.it), nessuno aiuta a inculcare una cultura cinofila.

E così, tra la carta igienica con i cuccioli, scottex con i cuccioli, salviette con i cuccioli, gli spot televisivi ci fanno credere che siano solo fantastici, morbidi e da coccolare.

Se mostrassero la faccia esausta di chi sta vivendo la “fase cucciolo”, non sarebbe tutto cosi divertente come negli spot pubblicitari.

Ora non voglio terrorizzarti, per carità.

Se hai un cucciolo, o se lo hai avuto voglio solo dirti che è normale. E’ faticoso, stressante, a volte imbarazzante, ma è comunque meraviglioso se lo sai gestire.

Un cucciolo gestito male non solo può essere ancora più faticoso che uno normale, ma crescendo può portarti a grossi problemi, che se avessi sistemato fin da cucciolo, non avresti nemmeno rischiato di conoscere.

Vuoi un esempio?

Giotto.

Un piccolo incrocio lupetto tutto orecchie.

Appena arrivato a casa, salendo sul letto si infastidiva quando il padre di famiglia gli si avvicinava. Finché era piccino, era quasi divertente per i proprietari, lo vedevano abbaiare con quella mini voce da quel mini cane. Ma più cresceva, più il comportamento si rinforzava e più Giotto era infastidito dal padre vicino al suo letto.

Col passare del tempo, Giotto cresceva anche di stazza, e di potenza e i padroni sempre con più paura non riuscivano più a fermarlo, confermando sempre di più questo atteggiamento.

In un anno, il padre non poteva più dormire nel letto. La padrona non poteva farsi abbracciare da un’amica e per strada se qualcuno camminava verso di lui, lo aggrediva.

So cosa pensa chi sente questa storia: “Ah, a me sicuro non sarebbe successo”, “Li è anche sfortuna” oppure “Il mio cane non lo farebbe mai”, ma ti assicuro che può accadere anche al cane più docile del mondo.

La padrona di Giotto quando è arrivata da me, si sentiva in colpa, ma in realtà la colpa non era la sua.

Come poteva saperlo?

A nessun cane che conosceva era mai successa una cosa simile.

Il cane che aveva prima non era cosi.

E infatti la colpa, non era la sua, ma di chi non le aveva spiegato che i cani non sono tutti uguali e che è fondamentale procedere subito con un’educazione per poter avere una buona gestione.

Capita spesso di pensare che sia semplice educare un cucciolo. Che basti un premietto in testa e “seduto” e il gioco è fatto.

Se tutti sapessero che educare il cucciolo è la nostra prevenzione, è molto più economico che aspettare che sia adulto, è molto più sicuro, più semplice, più funzionale, lo farebbero.
Quindi perché non impegnarsi un po’ di più all’inizio, per poi vivere sereni a vita?

 

Se c’è chi studia per questo lavoro, ci sarà un motivo.

Se ognuno potesse educare il proprio cane autonomamente, noi che cosa avremmo studiato a fare?

Non bastano le conoscenze personali purtroppo, non basta “ah ma mia zia ne aveva uno e passavo tanto tempo con lui” oppure “mi sono sempre piaciuti”, con queste sole prerogative correrete sempre il rischio di sbagliare qualcosa.

Allora perché non affidarsi a qualcuno che di questo mondo, ne ha fatto il suo mestiere, dedicando i suoi studi, il suo tempo e la sua vita a questo?

Con una semplice decisione, otterrai:

1_ Un cane sereno, che risponde ai comandi, che non abbaia in continuazione e che ti permette di stare tranquillo quando lo porti con te

2_ Un rapporto corretto e indissolubile col tuo cane, quegli occhi a cuoricino e quell’intesa unica che vi farà intendere con uno sguardo

3_ Un compagno che potrai portarti ovunque, senza tirare al guinzaglio, voler saltare addosso a persone o cani, potrai passeggiare in tranquillità e portarlo dappertutto

4_ Un cane con cui divertirti, giocare, imparare

5_ La soluzione ai tuoi problemi. Al tuo rientro, vederlo sarà un piccolo momento di felicità e non il ricordo dello stress che ti provoca quando non si comporta come vorresti.

 

P.S. Comunque Giotto sta bene. I suoi padroni anche, possono dormire insieme, salire le scale, fare tutto.

Non è impossibile, ma è stato molto più difficile che se si fosse lavorato fin da cucciolo.

E Giotto e la sua padrona sono una mia soddisfazione, sono così orgogliosa di loro. Giotto è veramente un grande cane e lei è una padrona responsabile, che lavora per i risultati, che ammette i suoi errori, ma si rimbocca le maniche per sistemarli.

E non c’è niente di meglio.

Un cucciolo è una responsabilità.
E come ho già detto in un articolo precedente “se lo ami devi educarlo”.
E se hai bisogno di aiuto, sei curioso di sapere cosa potresti fare col tuo cucciolo, o vuoi capire meglio come funziona, non aspettare.